La piccola cittadina serba e il suo Festival sono noti in tutta Europa. Musica, danza, cibo e alcol dettano i ritmi di un evento che da oltre quarant’anni richiama centinaia di migliaia di visitatori.
Fotografie di Nicola Sacco
EDIZIONE 2017: 9 – 13 agosto 2017
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Guča (cirillico: Гуча) è una cittadina della Serbia Centrale (Centralna Srbija, cirillico: Централна Србија), di circa duemila abitanti, situata a sud di Belgrado (a 160 km) e poco distante dall’area montuosa di Zlatibor e dal Parco Nazionale di Tara.
Ospita regolarmente dall’ottobre 1961 il Festival delle Trombe noto sul posto come Dragačevski Sabor Trubača u Guči (cirillico: Драгачевски Сабор Трубача у Гучи), letteralmente: “Incontro dei Trombettisti di Dragačevo a Guča”.
La valle della Morava Occidentale (Zapadna Morava, cirillico: Западна Морава), immersa nella natura, è il contesto perfetto per ospitare l’evento. Dal 1963 il Festival vede la partecipazione di molte gipsy band serbe, raggiungendo a partire dagli anni 80 un successo internazionale. La manifestazione rimane scollegata da ogni influenza politica, anche durante gli anni di Slobodan Milošević. Guča può definirsi a tutti gli effetti la “capitale mondiale degli ottoni”.
La festa dura dal lunedì alla domenica, ma è nel fine settimana che si registra il maggior afflusso di gente: migliaia di persone occupano lo stadio cittadino dove si esibiscono famose band come la Boban i Marko Marković Orkestar e la Dejan Petrović Big Band.
Gli abitanti di Guča ospitano i visitatori, offrendo loro stanze a pagamento e allestendo tende nei giardini, a formare quasi un grande campeggio. Un’area prossima al fiume Bjelica viene adibita allo scopo. Ogni giorno la musica assume il controllo delle strade (e della situazione). Le bande di ottoni suonano praticamente ovunque.
Il Festival si svolge durante la stagione estiva, nel mese di agosto (l’edizione 2012 si è tenuta dal 6 al 12 agosto). A far festa sono anche i ristoratori che approfittano di questa straordinaria occasione. Offrono ai turisti carne di maiale, di capra, di agnello, birre locali e rakija (grappa serba), poco altro. Mentre si mangia, fra balli e canti popolari, le band suonano e si avvicinano ai tavoli. La tradizione vuole che siano ricompensate con banconote da attaccare alla fronte sudata dei musicisti accaldati.
Il repertorio spazia dalla musica del periodo austro-ungarico a quello turco-ottomano, comprendendo marce militari e altri generi di folklore. Lo spirito nazionale è forte e lo si percepisce anche dai gadget e dai souvenir esposti e venduti sulle tante bancarelle. Caratteristica è la piazza centrale della cittadina con la famosa statua bronzea del trombettista.
• Sabor Trubača Guča