La distanza stradale che separa la parte alta dell’Italia dalla Serbia è simile a quella che intercorre fra le nostre città del Nord e quelle più a Sud. Per quanto lungo, il viaggio è poco impegnativo, date le buone condizioni in cui si trovano le autostrade slovene, croate e serbe. Trattandosi di un attraversamento in pianura, il percorso non presenta inoltre curve di rilievo, risultando facile e distensivo. Nella stagione invernale si consiglia vivamente l’uso di gomme termiche per via delle frequenti nevicate. Quanto segue va verificato, prima della partenza, consultando fonti ufficiali.
N.B. Dal 1 luglio 2013, la Croazia è diventata il 28esimo stato membro dell’Unione Europea.
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Il viaggio in auto (o in moto) è consigliabile se si parte dal Nord Italia. Le autostrade slovene, croate e serbe sono facili da percorrere perché in pianura, in buone condizioni e poco trafficate nella gran parte dell’anno. Si tratta tuttavia di un viaggio la cui lunghezza può superare facilmente i 1.000 km.
E se doveste lasciare l’autostrada, per percorrere le statali presenti in Serbia, non sempre rettilinee e in condizioni ottimali, i tempi di percorrenza potrebbero allungarsi ulteriormente.
Il costo del transito autostradale dopo il confine italiano è relativamente basso. L’attraversamento della Slovenia è vincolato all’acquisto della vignetta autostradale il cui prezzo, per le auto e le moto, varia in funzione della periodo di validità (1 settimana: 15 euro; 1 mese: 30 euro; 1 anno: 95 euro). Oltre il confine sloveno, il pedaggio da corrispondere ai caselli autostradali è proporzionale alle distanze percorse, attestandosi sempre su pochi euro. Il prezzo da pagare vi viene comunicato sia nella valuta locale (cuna in Croazia, dinaro in Serbia), sia in euro. Meglio procurarsi il contante visto che non tutte le barriere accettano le carte di credito o il FastPay. Per quanto riguarda il rifornimento, conviene provvedere con un pieno, se possibile, prima di lasciare la Slovenia. Il prezzo del carburante in Croazia e in Serbia è pressappoco lo stesso dell’Italia, ma se non siete in possesso di cune (valuta croata) o dinari (Valuta della Serbia), potrebbe risultare anche più alto per via di un cambio poco favorevole (i distributori applicano sempre delle commissioni e talvolta… un pizzico di malafede).
Confini e aree di sosta
Al confine tra Slovenia e Croazia e tra Croazia e Serbia è obbligatorio esibire il passaporto in corso di validità, anche per i minori, in entrata e in uscita. Dal 12 giugno 2010, tuttavia, ai cittadini dei Paesi della Ue, è concesso di entrare in Serbia con la sola carta di identità (leggi Entrare in Serbia).
Le piazzole di sosta, con bar e punti di ristoro, così come i distributori di carburante (benzina, diesel e Gpl), sono frequenti. In Slovenia e in Serbia sono ben accessoriate, un po’ meno in Croazia. Sul territorio serbo vi è una distribuzione capillare di stazioni Jugopetrol, Omv e Lukoil con ampia disponibilità di rifornirsi di gas (Gpl).
Il limite di velocità sulle autostrade, in Slovenia, Croazia e Serbia, varia da 120 Km/h a 130 Km/h. Per circolare sulle strade della Serbia, non è più necessario possedere la Carta Verde ma è obbligatorio disporre di una cassetta per il pronto soccorso.
N.B. Per emergenze o guasti meccanici è possibile chiamare il 987, 24 ore su 24. Risponde l’AUTO-MOTO SAVEZ SRBIJE.
In Pullman
In Treno
In Aereo
INDIRIZZI UTILI
Autostrade della Slovenia (sloveno e inglese)
Autostrade della Croazia (croato e inglese)
Autostrade della Serbia (Public Enterprise – Roads of Serbia)