World Economic Forum: la Serbia sale al 78° posto per competitività globale. L’Italia guadagna una sola posizione

Nel 2017, la Serbia ha guadagnato 12 posizioni rispetto al 2016, il miglior piazzamento nell’indice di competitività globale dal 2010. Vujović: «Avanzeremo ancora di circa 20 posizioni».

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La Serbia è al 78° posto nell’elenco 2017 dei 137 paesi del World Economic Forum, secondo l’indice di competitività globale, registrando così il miglior posizionamento dal 2010. L’anno precedente il Paese si era piazzato al 90° posto. Secondo il Ministro delle Finanze Dušan Vujović, la Serbia avrebbe potuto raggiungere un posizionamento migliore nell’elenco stilato dal Forum economico sulla competitività globale se fossero stati analizzati i risultati economici più recenti.
«L’indice di competitività globale è un po’ in ritardo con l’analisi degli indicatori macroeconomici, dal momento che sono stati rilevati alla fine dello scorso anno», ha spiegato Vujović. «A quel tempo, la quota del debito pubblico nel prodotto interno lordo era pari al 74,1% mentre adesso è inferiore al 64%. Ecco perché ci piazzeremo meglio nel prossimo elenco. Mi aspetto un avanzamento di venti posti».


Il Ministro delle Finanze si aspetta inoltre che le agenzie migliorino presto il rating creditizio della Serbia, poiché alcune sono rimaste sullo stesso rating dei tre anni precedenti. Il margine di credito della Serbia sarebbe ora all’1,3%, quattro volte superiore al 2014 quando era al 5%. Inoltre, nei primi otto mesi dell’anno la Serbia ha guadagnato 84 miliardi di dinari di avanzo di bilancio, che è di circa 1 miliardo di euro in più rispetto al piano concordato con il FMI.

Serbia - GCI 2017-2018
Il Global Competitiveness Index 2017-2018 della Serbia (78° posto su 137).

Il Direttore della Foundation for the Advancement of Economics, Jelena Žarković-Rakić, ha sottolineato che tra i 12 pilastri di competitività (figura sopra), la Serbia ha registrato miglioramenti negli otto più importanti presi in considerazione per stilare la classifica del Forum economico per il 2017. Il miglior risultato è stato conseguito nell’ambiente macroeconomico, con 31 posizioni guadagnate rispetto all’anno scorso, a seguito di migliori indicatori obiettivi. Tra i due ranghi, è stato registrato un livello inferiore del disavanzo di bilancio.
Nell’efficienza del mercato del lavoro, il Paese ha guadagnato 14 posti rispetto all’anno scorso, risultato della migliore stima che gli imprenditori hanno mostrato nel sondaggio, valutando la facilità di impiego e licenziamenti, la qualità della collaborazione tra i datori di lavoro e i lavoratori e il legame tra guadagni e produttività.
Sulla base delle dichiarazioni degli imprenditori, nella classifica di quest’anno, si è migliorata la posizione di “sofisticazione delle imprese” e sono stati compiuti progressi nell’efficienza del mercato delle merci e nello sviluppo del mercato finanziario.
È interessante che un grande miglioramento, pari a 10 posti, sia stato registrato nella valutazione dell’istruzione superiore e formazione, e secondo il ministro Vujović, buoni risultati sono stati raggiunti anche nella valutazione della sanità.
I fattori considerati più problematici per fare affari in Serbia nel 2017 e nel 2018 sono le aliquote fiscali, l’accesso alle fonti di finanziamento, l’inefficienza della burocrazia statale e la corruzione.
Un aumento nell’indice di competitività è stato registrato anche dall’Albania, classificata al 75° posto, seguita da Bulgaria (49°), Croazia (74°), Ungheria (50°), Montenegro (77°) e Slovenia (48°). La Romania ha registrato un calo per il secondo anno consecutivo, classificandosi 68°. La Svizzera, come da tradizione, si piazza al primo posto per il nono anno di fila, mentre gli Stati Uniti si aggiudicano la seconda posizione, scalzando Singapore, ora terza. Il peggior posizionamento spetta allo Yemen. L’Italia ha scalato una sola posizione piazzandosi al 43° posto.